Sordità nel Cavalier King Charles Spaniel

Le cause ereditarie documentate di sordità nel Cavalier King Charles Spaniel sono: sordità congenita, otite media secretiva ( PSOM ) e perdita progressiva dell’udito.
Sordità congenita
La sordità congenita è una forma di sordità nel Cavalier King Charles Spaniel che si manifesta con scarsa frequenza
PSOM
Un disturbo dell’orecchio più comune è l’otite media secretiva (PSOM), che può produrre una perdita dell’udito conduttiva a causa del tappo provocato dal muco che si produce nell’orecchio.
PSOM consiste in un tappo di muco altamente viscoso che riempie l’orecchio medio e può causare rigonfiamento della membrana timpanica.
Cause dell’otite media secretiva
La causa di PSOM è sconosciuta. Si sospetta sia dovuta a una disfunzione dell’orecchio medio o della tromba di Eustachio con conseguente
- aumento della produzione di muco nell’orecchio medio
- diminuzione del drenaggio dell’orecchio medio attraverso il tubo uditivo
- o entrambi.
Diagnosi
La PSOM può essere diagnosticata da specialisti in neurologia veterinaria o dermatologia tramite risonanza magnetica (RM) o tomografia assiale computerizzata (TAC). Entrambe richiedono che il cane sia in anestesia generale.
PSOM è stata segnalata quasi esclusivamente in questa razza e
può, in alcuni casi, provocare sordità nel Cavalier King Charles Spaniel.
Sordità progressiva
Vari studi sono stati condotti sulla sordità progressiva:
- Il dott. Michael Podell aveva suggerito che i cavalier potessero sviluppare una progressiva perdita dell’udito ereditaria che di solito inizia durante l’adolescenza, peggiora negli anni e progredisce fino a quando il cane è completamente sordo, di solito tra i tre e cinque anni. Si riteneva che la progressione di questa forma di sordità nei CKCS fosse dovuta alla degenerazione del nervo acustico. Il dott. Podell è un neurologo veterinario certificato ACVIM ed è stato professore associato di neuroscienze e medicina veterinaria presso la Ohio State University al momento dei suoi studi sulla sordità progressiva.
- Successivamente il dott. Wiwian Stern Bertholtz ha diagnosticato 61 casi di PSOM in 43 CKCS. Negli anni ’90, la maggior parte dei test BAER (test audiometrico) non disponeva o utilizzava trasduttori di stimolazione ossea che permettevano di distinguere tra sordità neurosensoriale e conduttiva. Da allora l’opinione comune è che i cavalieri non soffrano di una sordità neurosensoriale ad insorgenza in età adulta, ma piuttosto della PSOM.
fonte: CavalierHealth
Cosa fare in caso di sordità
Purtroppo i proprietari si accorgono della sordità del loro cane quando ormai non ci sente quasi più. Lo vedono poco reattivo e in un primo tempo pensano si tratti di un disturbo comportamentale
Per fortuna i cani sordi sviluppano un contatto visivo con il proprietario molto più forte rispetto a quando ci sentivano e questo avvantaggia la loro gestione.
E’ importante però affiancare, quando è cucciolo e l’udito è ancora intatto, ogni comando verbale con un gesto, è quello che insegna qualsiasi educatore, ma chi non ha frequentato centri cinofili o non si è mai preoccupato di studiare il linguaggio dei cani non lo sa. Il cane analizza prima la nostra postura e i nostri gesti e poi anche la nostra voce, i cani parlano tra loro con il corpo, è bene non dimenticarlo. Spesso commettiamo errori tra ordine impartito e postura e poi incolpiamo il cane di non capire quello che vogliamo.
Il linguaggio del corpo e i gesti che gli insegneremo diventeranno utilissimi in caso di sordità.
Oltre al linguaggio del corpo si possono usare rumori che producono vibrazioni ( battere le mani, battere il tacco delle scarpe sul pavimento ), oppure la luce di una torcia.
Se vogliamo svegliare un cane sordo dobbiamo usare molta delicatezza: possiamo avvicinare la nostra mano al suo tartufo sperando che percepisca il nostro odore, se però è nel sonno profondo potrebbe non funzionare. Un metodo delicato, che permette di non farlo sobbalzare, è accarezzare delicatamente i suoi polpastrelli… provate!
Un cane sordo richiede maggiore vigilanza in casa, ma soprattutto durante le uscite. Non potrete lasciarlo senza guinzaglio, se si dovesse allontanare non sentirebbe il vostro richiamo. Non per questo la sua vita sarà più triste, munitevi di guinzagli da addestramento, sono più lunghi e gli lasceranno maggiore libertà e sicuramente noterete che anche lui cambierà in parte il suo comportamento, vi guarderà di più, ancora di più sarete il suo punto di riferimento.
Molto utile affiancare a un cane sordo un altro cane in famiglia, diventerà inconsapevolmente la sua guida, il suo comportamento lo avvertirà quando sta accadendo qualcosa di bello o di brutto, farà sicuramente diminuire la sua apatia e il distacco da quello che gli succede intorno per colpa del silenzio continuo che accompagna le sue giornate.
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Altre cause di sordità
La sordità può essere provocata anche da rumori molto forti ( spari, esplosioni) e si è registrata anche come conseguenza dell’anestesia per le procedure di pulizia dentale e delle orecchie.
Trattamento
La maggior parte delle cause di sordità nel Cavalier King Charles Spaniel non sono reversibili o altrimenti curabili. Un’eccezione è la PSOM.
In un articolo di febbraio 2017 si legge che la perdita dell’udito dovuta alla distruzione di cellule ciliate cocleari, che non si rigenerano naturalmente, può essere trattata con l’introduzione di cellule staminali che hanno causato la generazione di cellule ciliate nella coclea dei topi.
Responsabilità degli allevatori
Nessun Cavalier King affetto da deficit uditivo ereditario dovrebbe essere usato come riproduttore. Il test audiometrico BAER deve essere fatto a un’età non inferiore ai 2 anni e mezzo e a una soglia di intensità inferiore a 30 decibel, per assicurarsi che i cavalieri non soffrano di sordità ereditaria che potrebbero trasmettere alla prole.
Non mi risulta che questo test venga fatto dagli allevatori italiani, in caso contrario lasciate un messaggio nei commenti
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Ciao, mi chiamo Cristina, farmacista, ma da anni dedico ogni istante del mio tempo libero a studiare questa dolcissima razza.
Ringrazio Francesco Di Pietro proprietario dell’allevamento Domus Aventina per aver avuto fiducia in me, per avermi affidato 3 meravigliosi Cavalier King e per i tanti insegnamenti che mi ha dato in questi anni, insegnamenti che sono stati la base sulla quale si è sviluppata la passione per questa razza meravigliosa.